3 semplici classificazioni che ci semplificano il concetto!
1 #ElongazioneMuscolare
2 #StiramentoMuscolare
3 #StrappoMuscolare
Ci troviamo molto spesso difronte a terminologie complesse che ci complicano la vita e ci impediscono di apprendere realmente e in maniera semplice cosa realmente ci è accaduto, quale sia il tipo di danno che ci siamo fatti e soprattutto cosa dobbiamo fare per recuperare bene e in tempi giusti.
Le immagini molto spesso ci aiutano a capire meglio delle parole e in questo caso basta uno sguardo veloce e non serve essere tecnici per rendersi conto delle diversità che ci sono tra le diverse tipologie di lesioni muscolari.
C’è chi parla di strappo di primo,secondo e terzo grado, chi preferisce classificarle in elongazione, stiramento e strappo. Il concetto ovviamente rimane il medesimo.
Sicuramente qualcuno si starà chiedendo dove inseriamo in questa classificazione la #ContratturaMuscolare, potremmo aprire una discussione ma io molto semplicemente dico in base alla mia esperienza e senza nessuna presunzione che questa problematica va inserita tra il Muscolo Sano e lo Strappo di 1° grado ovvero quando c’è una lesione muscolare c’è sempre una contrattura delle restanti fibre rimaste sane e/o di muscoli adiacenti non direttamente interessati detta anche (contrattura di difesa).
Le zone più frequentemente colpite sono gli arti inferiori e in particolare la catena muscolare posteriore Flessori, Soleo e Gastrocnemio (Polpaccio), spesso retratte in chi fa attività di corsa.
#prevenzione, svolge un ruolo fondamentale l’allungamento #stretching e il giusto allenamento inteso come giusti carichi di lavoro rapportati hai giusti tempi di recupero. Tassello fondamentale per coloro che non possiedono un corretto equilibrio funzionale eseguire percorsi di ginnastica correttiva (paragrafo che approfondiremo in un’altro articolo).
Subito dopo l’infortunio non potendo sapere l’entità del danno arrecatosi bisogna seguire alcune regole di fondamentale importanza e sono:
- stop immediato dall’attività e riposo
- ghiaccio per evitare lo stravaso ematico
- eseguire un controllo diagnostico il prima possibile
Manualmente non è semplice stabilire l’entità del danno perchè la zona precisa spesso può ingannare anche occhi e mani esperte, è sempre o quasi consigliato eseguire una #Ecografia Muscolo-tendinea per ridurre al minimo il margine d’errore e stabilire il miglior protocollo riabilitativo.
Tra i 3 gradi di lesione precedentemente elencati cambiano in maniera rilevante i tempi di recupero mentre la tipologia di cure riabilitative consigliate rimane al di la del numero di sedute complessive abbastanza simile, si nterviene parlando ad esempio di uno stiramento Muscolare iniziando con uno stop totale di 2,3 giorni per poi passare all’utilizzo di sedute di #tecarterapia associate ad #idrokinesiterapia e #kinesiotaping, nell’atleta evoluto si esegue un controllo ecografico a 15/20 giorni circa per monitorare la cicatrizzazione e per meglio capire quando possibile incominciare il lavoro di Potenziamento, Riatletizzazione e Propriocettiva che porteranno alla guarigione complessiva in circa 30/40 giorni.
Riceputi Luca